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“Metà: non mi tolga tutto il lutto, dottoressa, me ne lasci la metà” – Beatrice Zerbini
Febbraio 25, 2023 @ 10:00 – 12:00
“Metà.” Questo incontro con la poetessa Beatrice Zerbini sarà uno spazio di lettura, di pratica e di condivisione sul vivere e sul morire. In particolare ci accosteremo al tema della perdita – di tutte le nostre perdite – attraverso il tocco leggero, ma potente e risorsificante della scrittura poetica. Attraverseremo, con il ritmo dei versi, la presa d’atto del dolore, l’accettazione, l’integrazione, per giungere a una nuova visione, alla costruzione di una poesia volta alla luce e nella quale la scoperta delle proprie risorse offre vita nuova e una nuova unità integra e rediviva. “– Non mi tolga tutto il lutto, dottoressa, me ne lasci la metà” (dal libro D’amore, edito da Interno Poesia).
Moderatori dell’incontro: Giuseppe Ruggiero e Sonia Ambroset
foto di Dino Ignani
Beatrice Zerbini
Beatrice Zerbini è nata il 17 gennaio 1983 a Bologna, città che le ha permesso, già̀ dal 1987, di dedicarsi allo studio del ritmo e della parola, grazie al celebre coro, diretto da Mariele Ventre, di cui ha fatto parte. A otto anni, ha iniziato ad avvicinarsi alla lettura e alla scrittura di poesie. Nel 2006, ha aperto la pagina online di racconti tragicomici, e di poesie “In comode rate”, ma solo nel 2019, incoraggiata dai riconoscimenti da parte di alcuni critici, ha cercato e ottenuto la pubblicazione. In comode rate. Poesie d’amore (edito da Interno Poesia) è la sua opera prima in versi, a oggi alla VII ristampa. Testi e recensioni della raccolta sono comparsi in importanti riviste poetiche e in trasmissioni radiofoniche e televisive (Tv7 – Rai Uno, il Sabbatico – Rai News 24, Fahrenheit – Rai Radio 3). È stata ospite di diversi Festival e rassegne. A giugno 2021 è uscito il libro Mezze Stagioni, una piccola raccolta di prose e suggestioni poetiche (per la collana Piccole Gigantesche Cose della casa editrice AnimaMundi). Dall’inizio del 2020, sta inoltre dedicandosi ad un progetto a sostegno delle famiglie dei malati e delle malate di Alzheimer, diventato, nella primavera 2021, anche uno spettacolo teatrale di musica e poesia, portato in diverse piazze del territorio emiliano-romagnolo.
Giuseppe Ruggiero
Sono nato a Napoli, città sospesa tra il vulcano e il mare, tra miti e leggende. Medico specialista in psichiatra per vocazione, ho seguito la strada che mi ha insegnato a coltivare i linguaggi della creatività e del pensiero divergente. Psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale, ogni giorno incontro bambini, adolescenti, adulti, coppie e famiglie che vivono il disagio e la fatica di stare al mondo. Con il tempo ho perfezionato lo stile e il metodo clinico, elaborando una teoria innovativa della natura musicale della mente. Le fonti a cui mi ispiro sono la “poiesis”, il potere curativo della parola poetica, l’improvvisazione musicale, i simboli, le immagini e l’immaginazione.
Ho svolto un percorso psicoterapeutico personale in Psicologia Analitica. Scrivo componimenti e racconto in versi l’esperienza dell’incontro clinico, che restituisce valore al dramma della sofferenza, nel significato più alto della cura e della sua azione terapeutica sulla psiche individuale e relazionale.
I miei interessi sono la musica, la letteratura, la poesia, la filosofia e il cinema. “Il ritmo della mente. La musica tra scienza cognitiva e psicoterapia”, ed, Mimesi, Milano (2015) e “Il pentagramma relazionale. Le forme vitali nella psicoterapia familiare e di coppia”, ed. Franco Angeli, Milano (2017) hanno contribuito alla divulgazione di diversi articoli sulla natura musicale della psicoterapia, pubblicati su diverse riviste italiane. Dirigo l’Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica di Napoli (IMePS), dove svolgo attività didattica, clinica e di ricerca. Dal 2017 seguo le attività didattiche e di supervisione clinica presso l’Istituto di Terapia Familiare di Reggio Calabria e Messina (ITF Rc-Me). Sono docente a contratto presso l’Ateneo Federiciano di Napoli e l’Università Pontificia Salesiana di Roma.
Insieme a Rodolfo de Bernart e ad altri colleghi appartenenti a scuole sistemiche, ho partecipato alle fondazione del’Associazione degli Istituti di Terapia Familiare (AITF). Le esperienze formative e cliniche del mio lavoro sono condivise con esponenti di altri modelli teorici e con i membri della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (FIAP), dove attualmente ricopro la carica di Past President. Padre di due figlie, radici e linfa di uno stesso albero, proseguo la ricerca e gli studi sulle dinamiche familiari e generazionali, con particolare riferimento alla cura dei legami.
Sonia Ambroset
Psicologa e criminologa, per i primi vent’ anni della mia attività ha lavorato in carcere e in diversi ambiti del disagio psico sociale (comunità psichiatriche, per tossicodipendenti, minori in difficoltà, tratta delle donne, inserimento lavorativo fasce deboli). L’attività diretta con le persone è sempre andata di pari passo con l’ attività di docente universitaria (Università di Padova e Università Cattolica di Milano), formatrice e consulente e questo le ha consentito di collaborare con numerose organizzazioni pubbliche e del privato sociale sull’intero territorio nazionale.
Dal 2003, la sua vita professionale si è concentrata sull’esperienza della malattia e della fine della vita. Si è specializzata in Psiconcologia e in Cure Palliative e ha lavorato in ospedale, in RSA con gli anziani e con i familiari delle persone in stato vegetativo, a domicilio e in hospice, nel supporto al lutto con chi rimane dopo la perdita. Anche in questo settore ha avuto l’opportunità di insegnare all’interno di diverse organizzazioni (Master Universitari, programmi formativi di servizi pubblici e privati e di Associazioni di volontariato). Queste attività sono tutt’ora in corso, così come l’impegno volontario in occasione di eventi rivolti alla cittadinanza sulle tematiche del fine vita (presentazioni di libri, commenti a film, incontri con la popolazione sul testamento biologico.)
La pratica costante della meditazione Vipassana è iniziata nel 2002 e nel corso del tempo si è consolidata attraverso la partecipazione per un decennio al sangha di Chandra Candiani a Milano, la partecipazione a diversi ritiri con insegnanti laici e monaci (Corrado Pensa, Sumedo, Chandapalo, Suijva). Per più di 15 anni ha potuto condividere gli insegnamenti di Frank Ostaseski attraverso le iniziative dell’A.me.co. e la partecipazione costante al gruppo di San Vito (Montelupo Fiorentino).
Si esprime al meglio attraverso la scrittura e proprio per questo ha sempre scritto, considerando questo piacere/impegno un modo per condividere un’esperienza umana e professionale che ritiene sia un privilegio.
Data e luogo
L’incontro si terrà online sabato 25 febbraio 2023 dalle 10 alle 12.
Quota di partecipazione
L’incontro è aperto a tutti i soci dell’Associazione (per maggiori informazioni sulla tessera associativa clicca qui) e prevede un’offerta libera per l’insegnante e per la traduttrice da versare tramite bonifico bancario a:
Associazione Sati Mudita
Iban IT83 E030 6909 6061 0000 0128 339
Bic BCITITMM
Causal: Nome e cognome – Beatrice Zerbini
Info e iscrizioni
Per maggiori informazioni e in caso di difficoltà con la compilazione del modulo inviare una mail alla segreteria con tutti i dati richiesti: segreteria@satimudita.com
Trattamento dei dati personali