Master di Pratica di Pratica Clinica Contemplativa

Master di Pratica di Pratica Clinica Contemplativa “Il coraggio di essere”

IO CAMMINERO’

Con il cuore colmo di vita e di amore
camminerò.
Felice seguirò la mia strada.
Felice invocherò le nuvole cariche d’acqua.
Felice invocherò la pioggia che placa la sete.
Felice invocherò i germogli sulle piante.
Felice invocherò polline in abbondanza.
Felice invocherò una coperta di rugiada.
Voglio muovermi nella bellezza e nell’armonia.
La bellezza e l’armonia siano davanti a me.
La bellezza e l’armonia siano dietro di me.
La bellezza e l’armonia siano sotto di me.
La bellezza e l’armonia siano sopra di me.
Che la bellezza e l’armonia siano ovunque,
sul mio cammino.
Nella bellezza e nell’armonia tutto si compie.”

– da un canto di bellezza Navajo

Come professionisti che lavorano soprattutto con la sofferenza, come creare spazio nelle nostre vite per connetterci con il fondo del nostro essere, per prestare attenzione alle nostre questioni ancora irrisolte, e per celebrare l’indomita bellezza attorno e in noi? Questo Mater ci offre la possibilità di sentire al livello del nostro essere la nostra sete di maggiore libertà e vitalità, e vedremo dove questo ci condurrà nel contesto del gruppo.

Nei tempi correnti di ansia collettiva e di incoesione sociale questo percorso è una sfida a rispondere a partire dal cuore. L’intenzione è di poter rispondere a noi stessi e agli altri con autenticità, e di vivere in modo coraggioso, sintonizzati con la nostra natura, il nostro essere. Il titolo di questo percorso viene dal titolo del libro del teologo esistenzialista Paul Tillich (1952), che ha parlato del coraggio nei termini dell’affermazione del proprio ‘essere’, anche sotto la minaccia del ‘non-essere’.

Il formato sarà essenzialmente lo stesso in ogni modulo: pratiche esperienziali familiari e nuove che sostengono la possibilità di offrire un’attenzione compassionevole ai nostri corpi, alla nostra parola, ai nostri cuori-mente. Esse saranno attinte primariamente dalla Psicoterapia Core Process e dal Feldenkrais, e saranno combinate con pratiche corporee contemporanee che includono la contemplazione e i rituali. Useremo il mandala come contenitore o coppa simbolica che può sostenere la nostra esperienza nella sua totalità. Durante il corso saranno usati diversi aspetti del mandala per aiutarci ad orientarci ai temi che esploreremo.

L’intero percorso sarà sostenuto da pratiche buddhiste di consapevolezza, quali portali verso il fondo sacro ed interconnesso del nostro essere. Dal momento che molta sofferenza nasce da ferite nella connessione e nella relazione, il nostro apprendimento esperienziale coinvolgerà pratiche di mindfulness in relazione. In ogni modulo saranno presenti dei rituali a segnare delle soglie di discesa più a fondo nella presenza e dei momenti di celebrazione nel gruppo.

Proprio come gli alberi hanno un intricata rete di radici – un social network sotterraneo – attraverso cui comunicano, allo stesso modo noi possiamo imparare, attraverso gesti, suoni, movimenti e silenzio ad accedere alla profonda saggezza contenuta nelle ‘radici’ del nostro essere personale e collettivo. Per sostenere questo, ci sarà spazio per un’esplorazione personale creativa e in ogni modulo ci sarà un periodo di silenzio contemplativo.