Biodinamica Craniosacrale
La biodinamica craniosacrale è una disciplina in continua evoluzione orientata alla promozione della salute e del benessere.
Si basa su un’approfondita comprensione dell’anatomia, ed è caratterizzata da una capacità di percezione molto raffinata. L’operatore aiuta il ricevente ad ascoltarsi sensorialmente e a ricontattare le proprie capacità intrinseche e di autoregolazione. L’organismo ritrova vitalità e rilassamento.
La pratica della biodinamica craniosacrale è un rituale basato sull’essere presenti a se stessi e all’altro nello spazio della relazione. Nella pratica del craniosacrale si impara a dimorare nel momento presente. Il cliente sviluppa una presenza sensoria, orientata agli stati interni del corpo, alle sensazioni, agli stati d’animo e ai pensieri. Attraverso la mindfulness, che è uno stato di presenza e di risveglio che include tutto, la persona può accogliere consapevolmente l’interezza del processo che sta emergendo. Sati, o mindfulness, o presenza, è il cuore dell’insegnamento buddista, ed è anche il cuore della pratica della biodinamica craniosacrale.
“La via che conduce al superamento del dolore, della sofferenza, della pena è una pratica in cui vigiliamo nel corpo sul corpo, nelle sensazioni sulle sensazioni, negli stati d’animo sugli stati d’animo, nei pensieri sui pensieri”, diceva il buddha. Questa consapevolezza di sensazioni, azioni, pensieri, emozioni nel momento presente, è di per sè guaritrice.
Oggi anche le accademie scientifiche riconoscono che le pratiche meditative orientate al presente attivano delle aree specifiche del cervello e questa attivazione determina un aumento significativo della densità sinaptica di quelle aree. In altre parole il cervello si trasforma letteralmente attraverso la meditazione, aumentando le connessioni in quelle aree. L’area che in particolare viene coinvolta nelle pratiche orientate al presente è l’area orbitale prefrontale. La modulazione della paura, l’empatia, l’equilibrio emotivo, sono tutte gestite nei livelli più alti del cervello, dall’area orbitale prefrontale, l’area che si accende durante la meditazione. Queste scoperte rappresentano una svolta fondamentale per gli approcci che sono orientati al qui e ora. Nelle sedute di craniosacrale si è presenti al corpo nel corpo, alle sensazioni nelle sensazioni. In altre parole, la presenza ha bisogno di essere incarnata.